Eventi

Mi é capitato spesso in passato (forse perché identificato come il tizio strano con la macchina fotografica sempre in spalla che fotografava cose strane, in posizioni ancora più strane) che mi cercassero per riprendere eventi di diverso genere: recite di Natale, gare sportive (Dio maledica i palazzetti e i loro architetti) o concerti della cover-band in cui suonava il cugino del carrozziere del collega.

Ho scattato anche a qualche cerimonia, tant’é che nel mio carnet figurano diversi battesimi, qualche comunione e un fracco di cresime. Una volta sola ho raggiunto lo zenit, spauracchio e trofeo di tutti i fotoamatori, un matrimonio di amici. Se dovessi pescare da uno dei magnifici sette sacramenti che è rimasto fuori, mi giocherei la Confessione: credo che il peccato e il senso di colpa siano più nelle mie corde rispetto alla malattia o al voto di castità.

Immagino che questi poco avveduti committenti abbiano puntato sul sottoscritto soprattutto per un’innegabile dote: il mio rapporto qualità–prezzo é sempre stato imbattibile, visto che il denominatore di questa trita frazione si assestava placidamente sullo zero.

Devo però ammettere che tutte queste occasioni si sono rivelate una bella palestra, a cui mi sono presentato ogni volta spinto solo dalla mia passione, talvolta da legami di amicizia e, in quel fatidico matrimonio, anche dalla presenza dell’Open Bar.

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